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Bozzetto del monumento a Giuseppe Garibaldi,
Civici Musei, Udine.
A
GIUSEPPE GARIBALDI
che nel grande animo
al valore antico
l’umanità dei nuovi tempi
congiunse
questo monumento
i friulani eressero
MDCCCLXXXVI |
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UN
VELO
DA SVELARE
Il primo marzo 1867, accolto dall’entusiasmo popolare, il
generale Giuseppe Garibaldi fu a Udine, dove, da Palazzo Mangilli,
infiammò i cittadini parlando di “Patria e di gloria”.
Il dibattito sull’opportunità di erigere un monumento
all’”Eroe dei due mondi” sorse molto presto, ma
solo nel 1883, un anno dopo la sua morte, fu bandito il concorso
da cui risultò vincitore, con il bozzetto contrassegnato dal
motto “VICTOR”, il veneziano Guglielmo Michieli. Fuso
a Venezia nelle officine del padre dell’artista, Giuseppe Michieli,
il monumento fu inaugurato il 28 agosto 1886. Ebbe un costo finale
pari a 46.500 lire.
Il generale, in alto su un severo piedistallo con la spada al fianco,
si erge a simbolo della nobiltà del mito risorgimentale. Ai
piedi del basamento, un giovane garibaldino preme il piede su un
lacerto d’imposta mentre solleva con la mano destra la tomba
e posa la sinistra sulla bandiera. Il monumento è nel suo
insieme espressione pura e sincera dell’epica diffusa al tempo
in tutto il territorio nazionale; un sentire che cambiò il
volto delle nostre città, popolandole di “memorie figurate”,
un fervore scenico che fissava la memoria dei valori per i quali
s’era combattuto.
Negli anni questo monumento ha sofferto per i danni causati dal tempo,
che, se con le vicende umane molto spesso come si dice è “galantuomo”,
con i monumenti non sempre usa la stessa premura.
In occasione del IV Convegno, Artisti
in viaggio 1750 – 1900. Presenze foreste in Friuli
Venezia Giulia, Università di Udine, ottobre 2005, ITINERARIA ha promosso
una campagna di sensibilizzazione finalizzata alla raccolta dei fondi
necessari per la pulizia del ”Monumento a Garibaldi” affinché potesse
essere nuovamente ammirato nel suo fascino originale.
Nel 2006 il Comune di Udine ha realizzato il progetto di restauro
in collaborazione con la Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia.
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