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Carnia, cuore antico...
Carnia, cuore antico,
dove pittori con occhi di nuvole e cielo
hanno dipinto Santi coronati
e Madonne fanciulle come in un presepe.
A te torna il pensiero
e lo sguardo corre sopra boschi e radure
a scoprire guglie sognanti su monti cristallini,
mentre intorno ai tuoi paesi incantati
le infinite stagioni fanno dei profumi un canto.
Maria Paola Frattolin |
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Regione
Autonoma
Friuli Venezia Giulia
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ITINERARI IN CARNIA |
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I
- Verso la Carnia tra borghi e abbazie fortificate
L’itinerario attraversa gli antichi centri
medievali di Gemona e Venzone per salire fino all’Abbazia
di Moggio. Lungo il percorso una sosta interessante
permette di scoprire il lago di Cavazzo dal caratteristico
colore smeraldino. Nei suoi pressi e nel circondario
del paese di Bordano, le farfalle hanno ripopolato
di recente prati e boschi con la loro magnifica
grazia, per spuntare adirittura sulle facciate delle
case e dei palazzi per merito di artisti e appassionati.
E’ questo un itinerario a ritroso nel tempo
che percorre una delle maggiori arterie di traffico
religioso e commerciale del Medioevo tra bellezze
naturali di grande suggestione paesaggistica. L’itinerario
mette inoltre in luce l’ambiziosa opera di
ricostruzione in Friuli seguita al sisma del 1976 |
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II
- Dall’artigianato all’industria - la
novità di una mente creativa
La visita fa conoscere la cittadina di Tolmezzo
con il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari, uno
dei maggiori musei etnografici d’Europa, e
inoltre il Duomo, la chiesa di Santa Caterina, l’ex
fabbrica Linussio e infine le moderne botteghe artigiane
di maestri liutai e intagliatori. E’ un percorso
irrinunciabile per scoprire come nasce la magia
del lavoro a intaglio e intarsio, che è a
tutt’oggi orgoglio della Carnia. Permette di
comprendere come, da un diffuso artigianato di grande
tradizione a ancora oggi vitale, sia nato nel Settecento
un pensiero tutto nuovo, che fece della Carnia l’illustre
antesignana della nascita dell’imprenditoria
in Friuli |
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III
- Il confine del Nord - Celti e Romani in Carnia
La visita comprende il Museo Archeologico di Zuglio
Carnico, gli scavi, il Foro Romano e la Pieve di
San Pietro in Carnia. Diventa un viaggio attraverso
i luoghi dove il mondo romano si sovrappone e si
fonde alla cultura locale in una interessante congerie
di testimonianze, un viaggio alla scoperta dei segni
antichi della civiltà dei Gallo-Carni, che
diedero a questo territorio nome e sostrato linguistico-culturale. |
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IV
- Carnia curiosa... L’andar per Pievi e Meridiane
Si visita il canale di Socchieve e il canale di
Gorto, sostando nelle località di Invillino,
Socchieve e poi Ovaro, Luint, Mione e altre ancora.
L’itinerario passa accanto a chiesette da fiaba,
a case pittoresche e piccole pievi per illustrare
la tradizione dell’orologio solare attraverso
le numerose testimonianze presenti negli angoli
anche i più remoti di questo territorio. |
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V
- Il fronte “Alto But” sulle tracce della
Grande Guerra
Risalendo il canale di San Pietro verso il passo
di Monte Croce Carnico si giunge a Timau, dove si
visitano il Tempio Ossario
ai caduti della Grande Guerra e il Museo Storico
che custodisce materiale bellico raccolto in questo
versante del fronte italiano. Particolare viene
l’attenzione dedicata alla storia e all’esempio
delle Portatrici, alle quali è dedicato il
suggestivo monumento in piazza a Timau. L’itinerario
fa tappa infine alla Farie di Cercivento. |
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VI
- Barbe, fiocchi, merletti e ricami ovvero “l’arte
della discrezione” - il valore della tradizione
nell’abbigliamento in Carnia
L’itinerario vuole essere una sintesi della
storia dell’abbigliamento e dello sviluppo
dell’arte tessile in Carnia fino alla nascita
dell’industria attraverso i ritratti, i costumi
e i corredi del Museo Carnico delle Arti e Tradizioni
Popolari di Tolmezzo. Si visitano pure il Palazzo
Linussio e la cappella, ovvero lo splendido edificio
dove Jacopo Linussio, una delle menti più
ambiziose e geniali del suo tempo, insediò
nel 1741 “la più
grande manifattura europea”. Infine
la visita si conclude in un moderno laboratorio
tessile. |
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VII
- In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza,
in te s’aduna quantunque in creatura è
di bontate ... - Madonne, vergini e madri
nella tradizione religiosa delle genti alpine
L’itinerario attraverso i santuari e le piccole
pievi dedicate alla vergine e ai santi protettori,
venerati nella tradizione popolare, ricostruisce
la storia di fede e candore che da sempre hanno
distinto le genti di Carnia. Mette in luce una religiosità
spontanea dove i misteri vangelici assumono un’aura
domestica e colloquiale. Si visitano: Chiesa
della Madonna del Ponte, Pieve di Santa Maria Maddalena
e Chiesa della Madonna del Sasso di Villa
Santina, Invillino, Lauco, Santuario
del Santo nome di Maria a Trava, Pieve
di Santa Maria di Gorto a Ovaro |
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VIII
- In cerca di Gianfrancesco da Tolmezzo
Un piccolo “viaggio” da San
Martino di Socchieve, a San
Foriano di Forni di Sopra e San
Lorenzo di Forni di Sotto porta alla
scoperta dell’opera di uno dei maggiori artisti
di terra friulana. Attraverso un’arte pittorica
di grande forza narrativa, Gianfrancesco sa raccontare
con soave freschezza storie di santi e di gente
comune. Le sue figure radiose fanno capolino dalle
volte e dalle absidi di chiesine di pietra, sorridono
dalle pareti affrescate di minuscole pievi addormentate
tra i monti in un contesto ambientale che pare creato
per ispirare tanta poesia |
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IX
- Opifici e piccoli musei di Carnia
Ricca di suggestioni, la Carnia conserva a tutt’oggi
un fascino arcaico. Si distingue per la presenza
di interessanti piccoli musei diffusi su tutto il
territorio in maniera capillare. Ciascuno di essi
è monografia esaustiva di un aspetto particolare
di questo luogo mai abbastanza esplorato. La visita
a “La Farie”
di Cercivento, “La
Mozartina” di Paularo e la “Pinacoteca
De Cillia” di Treppo Carnico diventano un’opportunità
esclusiva per conoscere alcuni fra gli aspetti della
poliedrica ricchezza di questa terra staordinaria,
vocata a una magica fertilità creativa. |
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