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ANDAR PER CASTELLI & VILLE IN FRIULI VENEZIA GIULIA 2005
Villa Caiselli a Cortello di Pavia di Udine

       
 

Villa Caselli a Cortello di Pavia

 

logoRegione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Comune di Pavia
di Udine

 



Villa Caselli Carlutti
Cortello, 8 settembre, 2005

Gentili Signore e Signori, benvenuti a Villa Caiselli Carlutti di Cortello per l’ormai tradizionale appuntamento dell’8 settembre in occasione della festa dedicata alla Natività di Maria. Ringrazio tutti di cuore per essere qui presenti questa sera.

In particolare saluto i partecipanti al corso di aggiornamento della Società Italiana di Glottologia, coordinata dal Professor Paolo Di Giovine dell’Università La Sapienza di Roma e dal Professor Gusmani già Rettore dell’Università di Udine e Direttore del Dipartimento di Glottologia che questa sera pure ci onorano con la loro presenza.

Quest’anno questa festa rientra nel programma “Andar per Castelli & Ville in Friuli Venezia Giulia”, sostenuto dalla Regione e realizzato da Itineraria, l’associazione impegnata da anni a far conoscere i luoghi più belli del territorio, talvolta sconosciuti oppure non facilmente accessibili al pubblico.

“Andar per Castelli & Ville” consiste in una serie d’itinerari lungo le antiche vie di comunicazione della regione, i crocevia e gli snodi strategici dove sono sorte le strutture castellane poste a difesa del territorio. Il Friuli Venezia Giulia, da sempre terra di confine prima geografico e poi politico, è la regione più fortificata d’Italia dopo l’Alto Adige. Lungo le sue direttrici di traffico sono sorti antichi manieri e inoltre borghi, centri di produzione e di scambio e residenze magnifiche come Villa Caselli di Cortello, anch’essa in origine una vera e propria realtà produttiva.

Sin da tempo immemorabile attraverso questi luoghi è transitata un’infinità d’uomini alla ricerca di nuove terre e nuove possibilità. Erano uomini d’arme, mercanti, uomini d’affari, ambasciatori e re. Con i soldati, i mercanti, gli ambasciatori e i re viaggiavano anche i cuochi, i letterati e gli artisti che hanno dato un prezioso contribuito alla formazione del patrimonio culturale friulano. Erano gli “artisti in viaggio” che hanno portato nuove idee, nuove storie, nuove pietanze e ricette e questa sera abbiamo voluto farvi conoscere la storia, con le visite guidate alla villa, ma anche i sapori di questa terra che sono anch’essi il frutto della fusione di molte culture.

Ringraziamo per questa ospitalità il Cavaliere del Lavoro Mario Carlutti che molti anni fa, con profondo e fattivo amore per questa terra, ha realizzato il recupero del borgo di Cortello, dopo l’abbandono che aveva portato a detrimento le sue strutture. In seguito, con estrema cura e dinamismo, ha lavorato per dare nuova vita alla villa e al borgo intero con un ragionato programma di eventi nel quale rientra anche l’ospitalità di questa sera. Egli ha saputo realizzare un’opera lungimirante che solo i grandi mecenati possono concepire, così traghettando, anche in tempi difficili, quelle opere d’arte che sono tessere di mosaico nella storia, che è sempre anche la nostra storia, la storia di tutti.

Per i profumi e i sapori ringraziamo l’AIS, nella delegazione del Friuli Venezia Giulia, e l’azienda Jolanda de Colò che hanno presentato gli splendidi vini e i prodotti della regione. Ringraziamo il Comune di Pavia di Udine, che qui è rappresentato dal suo primo cittadino, il Sindaco, dottor Mauro Di Bert e dall’Assessore alla Cultura dottor Beppino Govetto, per averci dato il sostegno per le visite e il supporto della logistica e della protezione civile e che desidereremmo chiamare qui sul palco per un breve saluto.

Prima di concludere e lasciarvi alle splendide note del concerto, desidero ricordare in particolare la Regione Friuli Venezia Giulia e l’AIAT di Udine a cui va la nostra gratitudine per aver permesso con il suo importante sostegno di invitare in Friuli “Pietro Quirino & il Quartetto Calace” che eseguiranno “Serenata Napoletana”.

Signori e signore, questa sera ho l’onore e il piacere di presentarvi uno straordinario gruppo d’artisti che collaborano con i maggiori interpreti della musica italiana e internazionale e giungono per noi da una delle città più belle al mondo e quando diciamo belle indichiamo quella bellezza frutto dell’intelligenza e del cuore che tutto unisce. Napoli, con la sua cultura elegante e raffinata, è l’erede e la testimone di una storia unica e magnifica e di una natura generosa e splendente.

Da quel sole e da quell’incantevole mare, come recita una delle canzoni più conosciute, Pietro Quirino e il suo quartetto ci dedicheranno “Serenata Napoletana”, un ricercato excursus della canzone napoletana che spazia dalla musica classica, alla tradizione etnica e alla canzone d’autore, con un percorso storico musicale che dal Seicento giunge fino alla metà del Novecento attraversando i vari generi.

Ebbi l’occasione di ascoltare per la prima volta questo concerto una sera di circa due anni fa. Mi colpirono la finezza nell’esecuzione, il virtuosismo e l’interpretazione cristallina legati con garbo a quella delicata poesia, sapienza del vivere e virtù della gioia per le quali a Napoli molta parte del mondo guarda con estrema ammirazione.

Signori, giunti per noi da Napoli, “Pietro Quirino & il Quartetto Calace”.

Buona serata a tutti.

Maria Paola Frattolin


 

 
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