|   Città 
              di Trieste 
            Sabato 10 settembre 
              Ore 18.30  
            Trieste  
            sagrato della chiesa di San Nicolò 
            riva 3 novembre 
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          Nascita
                  e sviluppo delle comunità religiose
                  a Trieste  
              Visita alle Chiese di San Nicolò, San Spiridione (esterno),
              Sant’Antonio Taumaturgo, Evangelico-Luterana (esterno). 
            L’apertura al libero commercio, iniziata
              con la Proclamazione del Porto Franco di Trieste nel 1717, il conseguente
              sviluppo urbano e le patenti di libertà di culto concesse
              dall’illuminata Maria Teresa d’Austria, attirarono
              a Trieste genti e comunità diverse che portarono con sé la
              ricchezza della propria cultura d’origine, lingua e religione.
              Trieste assunse così all'inizio dell'Ottocento l'aspetto
              cosmopolita che è ancora oggi viene sottolineato dalla presenza
            di chiese di diverse confessioni. 
            La chiesa della comunità greca
              ortodossa, dedicata alla S. Trinità e a San Nicolò,
              si affaccia sulle rive con la sua sobria facciata delimitata dai
              due campanili. Poco più in
              là, nel cuore del Borgo Teresiano, si riflettono sul canal
              grande la chiesa di San Spiridione, appartenente alla comunità serbo
              ortodossa, e la chiesa cattolica di San Antonio Taumaturgo con
              l’elegante pronao neoclassico. Non distante dalle altre si
              erge la chiesa evangelica luterana che nelle rigorose forme neogotiche
            richiama la cultura d'oltralpe. 
            Nella magnificenza dell’architettura
              e nel fasto delle loro decorazioni interne, queste chiese sono
              testimoni della bellezza
              della diversità dei popoli e delle culture, della nostalgia
              e dell’attaccamento alla propria terra d'origine e soprattutto
              della sapienza di questa città che ha saputo interpretare
              l'incontro di popoli di origini diverse e trasformarlo in un’incalcolabile
              ricchezza economica e culturale. 
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