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Particolare da Dante, Divina Commedia
codice guarneriano 200, fine XIV secolo, c. 2r
Biblioteca Guarneriana, San Daniele del Friuli (UD).
Il progetto interdisciplinare sugli artisti, studiosi e letterati “foresti” giunti in Friuli Venezia Giulia dal XIV al XX secolo ha ricevuto nel 2005 la medaglia d’argento della Presidenza della Repubblica |
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Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano
Con il patrocinio di:
Parlamento Europeo – Ufficio per l’Italia
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Provincia di Udine, Assessorato alla Cultura
Fondazione CRUP
Università degli Studi di Udine
Club Unesco di Udine
con la collaborazione
dell’Istituto Professionale di Stato “Bonaldo Stringher”, Udine e la partecipazione degli Studenti delle Scuole Superiori di Udine
Venerdì 20 e sabato 21 ottobre 2006
dalle ore 9.00 alle 12.30
Udine, Palazzo della Provincia, piazza Patriarcato, 3
Seminario di lettura con gli studenti
MATTEO GIARDINI
Lettura di Dante
COMMEDIA “Purgatorio” Canto VI
A conclusione del V Convegno, ultimo incontro sugli Artisti in viaggio. Presenze foreste in Friuli Venezia Giulia, si vuole riproporre Dante come già in apertura del progetto nel 2002, ma questa volta reso vivo dalla presenza dei giovani Abitanti – vero Coro di questa ‘lectura Dantis’ – perché essi possano inserire le loro voci fra quelle magistrali del programma, incoraggiati da un monito di Claudio Magris su Dante:
“... Frontiera o nazione, l’utopia rabbiosa del Canto VI non impedisce al Testimone di essere italiano e contemporaneamente cosmico. Come nell’Arno ha bevuto il sapore della Nazione così nel fiume della conoscenza integrale, rotonda e pacificata, egli rinviene gli indirizzi della consapevolezza universale”.
Gli Studenti saranno coinvolti anche nella Lettura di Dante dalla «COMMEDIA» di sabato 21 ottobre nella Chiesa di San Giacomo.
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vv. 76-78
Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiero in gran tempesta
non donna di province ma bordello!
vv. 82-84
e ora in te non stanno sanza guerra
li vivi tuoi, e l’un l’altro si rode
di quei ch’un muro e una fossa serra
vv. 124-126
Ché le città d’Italia tutte piene
son di tiranni, e un Marcel diventa
ogne villan che parteggiando viene |