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Nel 1505 nasce Pomponio
Amalteo, uno degli artisti più rappresentativi di terra
friulana.
Si forma attraverso un laborioso alunnato nella bottega di
Gian Antonio de' Sacchis, il Pordenone, al quale lo legheranno
ammirazione, gratitudine e un affetto sincero sin da quando
nel 1534 si unirà in matrimonio alla figlia Graziosa.
Il Pordenone, non tanto quello friulano quanto quello arricchito
nel coltissimo e liberale ambiente emiliano, sarà per
tutta la vita il suo unico, insuperato maestro.
Artista colto e sensibile, l'Amalteo compone la sua vita in
uno spazio definito, equilibrato e rassicurante, un mosaico
le cui tessere si legano in armonia senza lasciare lacune
o zone d'ombra. Entro questa dimensione coincideranno per
lui in un unicum perfetto e patriarcale, valori umani, esigenze
affettive e una diligente “programmazione” professionale.
In un Friuli che nel Cinquecento appare piuttosto chiuso a
influenze esterne, egli riesce a fondere con discreta abilità
il motivo architettonico con quello compositivo e cromatico.
Se la sonorità dei timbri è sicuramente derivata
dal Pordenone, i colori freschi e leggeri schiariscono di
luce la tavolozza pordenoniana, rendendola festosa e cantante.
Dipinge lungo la valle del fiume Tagliamento scene affollate
da evangelisti e padri della chiesa, angeli e santi, che si
snodano in lieti girotondi nelle cupole di chiese e cappelle,
fanno capolino dagli archi, si affacciano nelle absidi.
Nato a Motta di Livenza, egli trascorre quasi tutta la sua
esistenza a San Vito al Tagliamento in un'atmosfera tranquilla.
La sua è l'opera di un pittore provinciale che non
chiede di essere protagonista, ma semplicemente racconta,
con fede e sincerità, storie edificanti ai suoi compaesani,
una platea ideale per la quale egli lavora tutta la vita.
Maria Paola Frattolin
A Pomponio
Amalteo Itineraria dedica gli auguri per questo Natale
e per l’Anno Nuovo 2005, che segna i 500 anni dalla
sua nascita.
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