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Auguri di Buon Natale 2008
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Del Signore è la terra e quanto
contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi lo ha stabilito.
Chi potrà salire il monte
del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti
e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.
[Salmo 24]
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Sebastiano
Ricci (1659 – 1734),
Adorazione dei Magi, 1726-30 ca.,
London, The Royal Collection |
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Nel vangelo di Matteo
si narra dei Re Magi provenienti dall’antica Persia, le
prime figure religiose ad adorare e riconoscere Cristo. Astrologi e sacerdoti
zoroastriani, i Magi erano giunti a Betlemme seguendo la Stella
e fin dai primi secoli del Cristianesimo, hanno goduto di un particolare
rispetto. Ad essi sono stati associati gli atteggiamenti positivi del
rifiuto delle tenebre e della ricerca della luce spirituale.
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Sidereus Nuncius, 1610
Bibliothèque Nationale, Paris
La costellazione delle Pleiadi
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Nel 1609, quattrocento anni fa, Galileo Galilei mostrava il suo primo telescopio agli uomini di legge veneziani. L’anno successivo, nel libretto Sidereus Nuncius, egli descriveva le sue scoperte astronomiche. Galileo asseriva di aver visto montagne sulla luna e che la Via Lattea era formata da piccole stelle. Affermava inoltre di aver scoperto quattro piccoli corpi in orbita intorno a Giove che egli battezzava “Stelle medicee”. Spediva così a Firenze in dono a Cosimo de’ Medici, Granduca di Toscana, un eccellente telescopio per poterle ammirare. Galileo, l’uomo della “necessaria dimostrazione”, ovvero della rigorosa analisi scientifica, nel contempo affermava:
“Nelle mie scoperte scientifiche ho appreso più col concorso della Divina Grazia che con i telescopi”.
Maria Paola Frattolin
Con l’augurio che
si irradi nel cuore degli uomini
la stessa luce
che ha illuminato Galileo
e guidato il cammino dei Magi,
Itineraria augura
Buon Natale 2008
e Felice Anno Nuovo 2009. Scarica e stampa l'augurio in pdf (180 Kb) |
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Galileo Galilei (1564-1642)
disegno di M. Leoni,
Musée du Louvre, Paris
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The Earth is the Lord’s, and the
fullness thereof; the world and they
that dwell therein. For he hath
founded it upon the seas,
and established it upon the floods.
Who shall ascend into the hill
of the Lord? Or who shall stand
in his holy place? He that hath
clean hands, and a pure heart;
who hath not lifted up his soul
into vanity.
[Psalm 24]
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Sidereus Nuncius, 1610
Bibliothèque Nationale, Paris
(1) Frontespizio
(2) Le fasi della Luna
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The Gospel of Matthew tells us of the Magi coming from the East, precisely from ancient Persia. They were the first religious figures to worship and recognize Christ. Astrologers and Zoroastrians priests, the Magi came to Bethlehem following the star and, since the Early Christianity, they have been regarded with honour and esteem. They have been associated to the positive attitude of the refusal of the darkness and the search for the spiritual light.
In 1609, four centuries ago, Galileo Galilei demonstrated his first telescope to Venetian lawmakers. The following year he described his astronomical discoveries in the little book Sidereus Nuncius, the “Starry Messenger”. Galileo affirmed to have seen mountains on the Moon and to have proved that the Milky Way was made up of tiny stars. Moreover he announced to have seen four small bodies orbiting Jupiter that he named Stelle Medicee, “the Medicean stars”. Therefore, he sent to Florence in gift to Cosimo de’ Medici, the Grand Duke of Tuscany, an excellent telescope for himself to watch the little planets. Galileo, the man who asserted the “necessaria dimostrazione”, the rigorous mathematical analysis, at the same time declared:
“In my scientific discoveries, I have learnt more with the help of
the Divine Grace than with telescopes”.
Maria Paola Frattolin
With the hope that
the same light
that illuminated Galileo and
guided the journey of the Magi
shine on men’s heart,
Itineraria wishes
A Merry Christmas 2008
and a Happy New Year 2009.
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