Veduta del Castello
di Duino
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L'ultimo appuntamento di "Andar
per Castelli & Ville in Friuli Venezia Giulia" per
il 2003, programma ideato da Itineraria e sostenuto dalla Regione
Friuli Venezia Giulia, Assessorato all'Istruzione e alla
Cultura, porta al Castello di Duino, la maestosa dimora dei
Principi della
Torre e Tasso.
Anche quest'anno "Andar per Castelli & Ville" e
"Itinerari sotto le Stelle tra Arte & Musica" hanno
messo in scena per lo spettatore luoghi intensi, ricchi di
maestria,
fascino e arte. Strutturati in una ben congeniata successione,
gli itinerari hanno guidato l'attenzione del visitatore
attraverso i fatti salienti dello straordinario evolversi
della storia su questo territorio. In uno scenario
ricco di magia viene ora proposto il magnifico Castello di
Duino, signorile dimora dei Principi della Torre e Tasso
che si erge a precipizio sullo sprone roccioso del Carso,
in posizione
dominante sul magnifico golfo di Trieste.
L'occasione questa
volta è particolarmente
interessante e gradita perché l'appuntamento
"mette in scena" in anteprima il progetto realizzato
per la tesi di Master in "Organizzazione Turistica" della
Facoltà di
Economia dell'Università degli Studi di Udine.
Un'opportunità eccellente per scoprire come
si organizza un'evento di turismo culturale, campo
in cui Itineraria ha operato da pioniera schiudendo le porte
al turismo
di qualità in Friuli Venezia Giulia.
Il castello di
Duino sorge in una zona che fu prediletta per la sua posizione
strategica sin dai tempi antichi. Le
prime
testimonianze di una fortificazione rimandano al III secolo
d.C. quando, al tempo dell'imperatore Diocleziano, venne
eretta una torre d'avvistamento e controllo sul territorio.
Il più antico documento scritto che porta menzione
del Castello risale al 1139, epoca di costruzione della prima
rocca
eretta a strapiombo sul mare dai Duinati, signori
feudatari dei Patriarchi di Aquileia. Abbandonata in seguito
alla costruzione dell'attuale Castello, edificato a partire
dal 1389 sulle rovine della torre romana preesistente, l'antica
rocca fu allora denominata "Castello Vecchio".
Una stampa del XVII secolo mostra ancora la fortezza ben
difesa da torri quadrate innestate su due cerchie di mura
merlate,
attorno alle quali si stringe un piccolo
borgo anch'esso circoscritto da mura. Oggi il Castello porta
tutti i segni del tempo e le testimonianze delle dinastie
avvicendatisi nel feudo. Costituisce uno straordinario complesso
di edifici
di epoche diverse, al cui interno si apre un cortile con
loggiato delimitato da mura di cinta bastionate e un parco
ricco di
suggestioni romantiche.
Nelle ore precedenti il tramonto il
castello rivive tutto il suo incanto, nei ricordi musicali
di Liszt, nella poesia
di
Rainer Maria Rilke, nel mistero della Dama Bianca e nel ricordo
fantastico della sosta in questi luoghi di Dante, il "Divin
Poeta". |