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Il Friuli Venezia Giulia è una terra che tradizionalmente
si definisce tra larco dellalto Adriatico e delle Alpi
orientali. Un territorio che è un fazzoletto costellato di
castelli e ville, passi per attraversare i monti e presidi per quei
monti difendere, intricati snodi viari e vitali direttrici di traffico.
Attraverso le sue strade, quelle stesse vie segnate sin da epoca
remota del passaggio di uomini e merci e poi fissate dallintelligente
rete viaria dellimpero romano, è per secoli passata
una moltitudine di uomini. Uomini alla ricerca, alla scoperta, alla
conquista.
Tante, infinite volte, questi passaggi sono stati disastrosi e distruttivi
per chi si è trovato a soccombere. Ma altre volte, tante,
infinite per chi è vissuto e ha saputo ricostruire, i passaggi
sono stati ricchi di idee nuove, messi di originali varietà.
Itinerari sotto le
stelle in Friuli Venezia Giulia, i percorsi guidati di
Itineraria che hanno avuto seguito tutta lestate con Andar
per Castelli & Ville e nei musei con Tra Arte
& Musica, sono stati unoccasione per scoprire e
per capire questa terra antica, percorsa e percossa da una moltitudine
di eserciti, ma allo stesso tempo ogni volta vitale, pronta a cogliere
e a far sua la forza che sprigiona da ogni passaggio. Ricca e arricchita
da chi passando le ha lasciato unispirazione, un ritaglio
di cielo. Mercanti cercatori, avidi di novità, sensibili
artigiani che in punta di piedi sanno apprendere dallarchitettura
magica della natura, artisti che lavorano con la mente con il cuore
anche loro sono passati. Assieme agli eserciti arrivavano ambasciatori
e re, al loro seguito giungevano artisti e pensatori.
Con le giornate dedicate Artisti in Viaggio 1300-1450 - Presenze
Foreste in Friuli Venezia Giulia, a Villa Manin di Passariano
il 15 e 16 di novembre, si chiude questa fortunata stagione dedicata
al viaggio. Illustri relatori, provenienti da tutta
Italia, racconteranno i segni del passaggio di pittori, letterati
e poeti, architetti, scultori e intagliatori alla cui bravura dobbiamo
parte della bellezza di questo paese. Una bellezza e un fascino
che dallintelligente analisi acquisteranno anche quello che
locchio incantato da solo non può intuire senza una
guida che ne spieghi la complessità. Una complessità,
talvolta sofferta a volte goduta, ma sempre costruita su stupefacenti
culture artistiche che in terra friulana e nella Venezia Giulia
si possono agevolmente rintracciare e ricostruire: approdi mediterranei,
innesti dallarea veneto-padana e doltralpe, sostrati
e substrati che insieme formano un microcosmo perfetto, unAula
a Cielo Aperto.
Venerdì 15 novembre dopo lapertura del convegno alle
ore 15.00, Giampaolo Carbonetto interverrà sul tema Dal
viaggio al viaggiatore, quindi Giovanna Valenzano, dellUniversità
degli Studi di Padova, parlerà della Mobilità
dellartista nel Medioevo, argomento che sarà
ripreso sabato da Da Bruno Figliuolo, dellUniversità
degli Studi di Udine, nel suo interessante intervento sugli Aspetti
della mobilità degli uomini nel Medioevo. Giordana
Trovabene, dellUniversità veneziana di Ca Foscari,
illustrerà il Percorso artistico di Paolo Veneziano
mentre Paolo Casadio, della Soprintendenza per Beni del Friuli Venezia
Giulia, si soffermerà sullAttività udinese
di Vitale da Bologna. Andrea De Marchi, dellUniversità
degli Studi di Udine, parlerà di Due casi di acculturazione
giottesca: labbazia di Santa Maria in Sylvis e la chiesa di
San Francesco a Udine.
Sabato 16 novembre si discuterà invece su Lingue e
modelli della scrittura letteraria nel Friuli delle Origini
con Rienzo Pellegrini, dellUniversità degli Studi di
Trieste. Quindi si passerà a magiche letture da Dante Alighieri,
che pure parlò della lingua friulana, con Pola, presso
del Carnaro; Carentana e li venti schiavi. I passi salienti di un
cammino Lettura da Dante, Commedia di Matteo Giardini di Pesaro,
premiato come miglior lettore al Il Lauro Dantesco di
Ravenna nel 2002. Continuando con gli illustri poeti del Trecento,
sarà la volta di Claudio Griggio, Università degli
Studi di Udine, con il suo Petrarca e Udine, ricordi
del viaggio del sommo poeta in Friuli al seguito dellimperatore
e poi ancora Giampaolo Borghello, dellUniversità degli
Studi di Udine, che parlerà della Lettura della novella
di Madonna Dianora tratta da Boccaccio, Decameron, X, 5. Chiuderà
la mattina Mario Turello con una novità assoluta Giovanni
Fontana: la memoria meccanica.
Sabato pomeriggio, 16 novembre 2002 alle ore 15.00, gli interventi
riprenderanno con Bruno Figliuolo con Aspetti della mobilità
degli uomini nel Medioevo, poi interverrà lo studioso
Guido Tigler dellUniversità degli Studi di Firenze
con Scultura in Friuli a metà del Trecento, Presenze
campionesi, veneziane e austriache. Lucia Sartor dellUniversità
degli Studi di Udine parlerà su Andrea e Caterino Moranzone
e il Friuli Venezia Giulia e si concluderà infine con
linteressante intervento di Fabio di Poi sulla La matrice
veneziana nella produzione orafa di Nicolò Lionello.
Tra le novità inedite, anticipiamo quella presentata da
Mario Turello che parlerà di Giovanni Fontana, medico e scienziato
nato a Venezia intorno al 1390 e morto intorno al 1454, in luogo
sconosciuto. Una sorta di Leonardo del XV secolo, autore di trattati
su vari argomenti scientifici e di progetti tecnici. Si dice abbia
realizzato degli automi. Nei suoi trattati meccanica e arte della
memoria si intrecciano e compaiono macchine memorative combinatorie
(ruote, cilindri, congegni a nastro). Un disegno in particolare
è considerato da Battisti il più antico modello di
teatro con quinte e piattaforma mobile centrale per trasformazioni
Solo a scorrere il programma del convegno pare di perdersi attraverso
i sentieri tortuosi di un cammino artistico, avventuroso e affascinante,
talvolta misterioso, che a ogni svolta fa comparire un mondo nuovo,
fatto di apporti e contributi continui. Il percorso degli questi
artisti si trasforma in itinerario umano oltre che intellettuale,
per diventare presso di noi, i posteri, una proposta di dibattito
didattico e culturale volto ad approfondire il significato di questa
regione che dalle molteplici periferie che lhanno composta
nei secoli ha saputo costruire una sua originale centralità.
Una regione di confine che oggi si prepara a diventare soprattutto
soglia.
Maria Paola Frattolin
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