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Il convegno “Artisti
in viaggio 1300-1450. Presenze foreste in Friuli Venezia Giulia”
si è svolto a Villa Manin di Passariano il 15, 16 e 17 novembre
2002. E’ stato organizzato dall’Associazione Itineraria
con il sostegno della Regione e il patrocinio del Ministero per
i Beni e le Attività Culturali, del Ministero dell'Istruzione,
Università e Ricerca, dell’Università di Udine
e dell’Ufficio Scolastico Regionale. Il simposio ha visto
nel ruolo di protagonisti alcuni tra i maggiori studiosi ed esperti
del settore per "fare il punto” come ha spiegato la presidente
di Itineraria Maria Paola Frattolin, “sulle numerose sollecitazioni
transalpine, ma anche lombarde, venete ed emiliane che, tra i secoli
XIII e XV, stimolarono l’arte regionale in un rapporto di
interscambio, attraverso intelligenti aperture da parte degli artisti
friulani ai maggiori fenomeni della cultura mediterranea ed europea”.
Alla prima sessione del convegno sono intervenuti: Giampaolo Carbonetto,
giornalista, Giovanna Valenzano dell’ateneo patavino, Giordana
Trovabene dell’Università Ca’ Foscari di Venezia,
Andrea De Marchi dell’ateneo friulano e Paolo Casadio della
Soprintendenza regionale per i beni artistici e culturali. Interessanti
i temi delle relazioni tra cui la mobilità dell’artista
nel Medioevo, che fu straordinariamente elevata al contrario di
ciò che si può comunemente pensare, il percorso di
Paolo Veneziano, insigne artista che fece da ponte tra Oriente e
Occidente nel Trecento, l’attività udinese del grande
Vitale da Bologna nel Duomo di Udine e ancora le influenze giottesche
negli affreschi della Chiesa di san Francesco a Udine e nel complesso
abbaziale di Sesto al Reghena.
La seconda sessione, sabato 16 novembre, dopo il saluto introduttivo
della vicepresidente Guerra ha visto succedersi gli interventi di
Rienzo Pellegrini dell’Università degli Studi di Trieste,
Matteo Giardini, miglior lettore al Premio "Lauro Dantesco"
2002 di Ravenna, Claudio Griggio e Giampaolo Borghello dell’Università
di Udine e Mario Turello, critico letterario. Nel corso della mattinata
si è spaziato dalle lingue e dai modelli della scrittura
letteraria nel Friuli delle origini, fino alla discussa presenza
del Petrarca a Udine e alla "memoria meccanica" di Giovanni
Fontana, passando attraverso letture di Dante e Boccaccio.
Nel pomeriggio di sabato 16 novembre, al tavolo dei relatori si
è seduto un altro qualificato gruppo di studiosi: Bruno Figliuolo
e Lucia Sartor dell’Università di Udine, Fabio Di Poi,
docente di Materie letterarie e Guido Tigler, dell’Università
degli Studi di Firenze. Si sono discussi temi quali la mobilità
degli uomini nel Medioevo, la scultura in Friuli alla metà
del Trecento e la matrice veneziana nella produzione orafa dell’udinese
Nicolò Lionello.
Domenica 17 novembre il convegno si è chiuso con un’itinerario
sui luoghi di "Artisti in viaggio". La visita, condotta
dalle guide professioniste di Itineraria, è partita dal centro
del capoluogo friulano per illustrare alcuni dei monumenti più
importanti realizzati nel periodo indagato dal convegno: la Loggia
del Lionello, il Museo del Duomo e gli affreschi dell’abside
trecentesca del Duomo e la Chiesa di San Francesco con il prezioso
ciclo d'affreschi al quale lavorarono artisti legati alle maggiori
scuole pittoriche del Medioevo italiano. Si è poi partiti
alla volta di Sesto al Reghena per la visita all'incantevole complesso
abbaziale di Santa Maria in Sylvis, fondato nell’VIII secolo
in epoca longobarda e scrigno di preziose testimonianze pittoriche
in particolare del XIV e XV secolo.
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