Sabato 5 agosto 2006
ore 20.30
Museo della Grande Guerra di Gorizia
Gorizia, Borgo Castello, 13
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Ore 20.30 – 22.00
Non ti ricordi quel mese d'Aprile / quel lungo treno che andava al confine*..
Visita al Museo della Grande Guerra
Ore 21.15 – 21.40
Momento musicale
Roberto Daris alla fisarmonica
"Bartok, Piazzolla e Gotovac: esempi di raffinatezza etnica nella musica contemporanea del '900"
Ore 21.40 - 22.00
Presentazione e degustazione di vini D.O.C. del Friuli Venezia Giulia
A cura dell’Associazione Italiana Sommeliers, sezione del Friuli Venezia Giulia
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Con il patrocinio di:
Regione Friuli Venezia Giulia
Università degli
Studi
di Udine
Club
Unesco di Udine
Membro della Federazione Italiana
Associato alla Federazione Mondiale
In collaborazione con:
Università degli Studi di Udine
Facoltà di Lettere e Filosofia
Facoltà di Lingue e Letterature
Straniere
Musei Provinciali di Gorizia |
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Il Museo della Grande Guerra di Gorizia mette in luce le laceranti condizioni del conflitto visto da entrambi i fronti e si inserisce nel novero dei musei più significativi legati alla memoria della Prima Guerra Mondiale con l’ottica di essere non un museo per la guerra bensì un museo per la pace. Nato nel 1924 a Palazzo Attems, grazie a Giovanni Cossar, studioso e patriota, fondatore dei musei civici di Gorizia, fu chiamato “Museo della Redenzione” per porre l’attenzione sul sacrificio di vite umane compiuto in particolare dalla città Gorizia per la sua unione all'Italia.
Dal 1990 il museo ha sede in Borgo Castello e precisamente nei sotterranei delle Case Dornberg e Tasso (XVI – XVII secolo). Si articola in dieci sale di grande suggestione con un percorso espositivo attraverso una serie di documenti selezionati e ordinati secondo un criterio cronologico e tematico. L’ultima sezione è dedicata al Generale Armando Diaz e ospita una vasta raccolta di cimeli e testimonianze donate negli anni ottanta dalla famiglia del generale.
La visita al museo permette di ripercorrere le tragiche e dolorose vicende del fronte dell’Isonzo e le terribili ripercussioni sul piano umano e sociale che fecero scrivere versi drammatici e indimenticabili: Si sta / come / d'autunno / sugli alberi / le foglie**.
* dalla canzone “Monte Canino”, da I Canti e le Poesie della Grande Guerra
** Giuseppe Ungaretti, “Soldati”, Bosco di Courton, luglio 1918.
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