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Alessandro Pomi, Cenacolo, 1931.
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Capace di una pittura di "piacevolezza non superficiale
e di una leggiadria non troppo fragile", si diceva
Alessandro Pomi un "impressionista" "senza violenze",
che teneva conto della solidità delle figure …
Stefano Franzo, dal catalogo Alessandro Pomi (1890 – 1976) |
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4 dicembre 2009 – 29 gennaio 2010
da lunedì a venerdì ore 8.30 – 13.30 / 14.30 – 17.30
8, 25 dicembre chiuso – 1, 6 gennaio chiuso
Pordenone, Palazzo Cossetti, piazza XX Settembre, 2
Alessandro Pomi, Giovane pescatore, anni Venti.
Alessandro Pomi, Nello studio, fine anni Venti.
Alessandro Pomi, Sera a Fusina, 1924-28.
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Allievo di Ettore Tito all’Accademia di Belle Arti di Venezia e collocato nel segno delle attività artistiche di Ca’ Pesaro e del Circolo Artistico veneziano, Pomi partecipò a mostre in Europa e Oltreoceano, godendo in vita di una solida fortuna. Già nel 1912 esponeva alla Biennale di Venezia e l’anno seguente fu al Glaspalast di Monaco. Nel 1922 il museo di Tokyo acquistò il suo Vespro intimo, mentre nel 1924 iniziò la sua avventura a Pittsburgh, destinata a protrarsi sino agli anni Trenta. Pomi espose in seguito anche a Philadelphia, Saint Louis, Baltimora e Toledo.
Dopo il primo conflitto mondiale, l’artista lavorò alle decorazioni per il teatro Toniolo di Mestre, all’Hotel Danieli di Venezia e nel Municipio di Asiago, partecipando alla Mostra Nazionale d’Arte Sacra, alla Prima Quadriennale di Roma e al Premio Cremona, realizzando ritratti, figure in interni e atelier, marine e soggetti sacri. La sua attività pittorica continuò pressoché ininterrotta sin oltre gli anni Sessanta ma, dopo la morte, il nome e la fama internazionale furono rapidamente obliati. Questa mostra a Palazzo Cossetti restituisce una figura pittorica di notevole rilievo al suo pubblico e alla critica.
La Banca FriulAdria è da lungo tempo impegnata a valorizzare le ricchezze artistiche e culturali di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Questa pianificazione l’ha portata a sviluppare il progetto pluriennale “Segni da un territorio” per riportare alla ribalta artisti locali negli ultimi tempi dimenticati dalla critica, anche se non dai collezionisti delle nostre terre. Quest’anno presenta una figura di decisa importanza, mai studiata prima d’ora: quella del pittore veneziano Alessandro Pomi.
L’esposizione, incentrata su un numero scelto di opere provenienti da collezioni private, ha lo scopo di evidenziare il variare dello stile dell’artista nel suo periodo di maggior fortuna, indagando i diversi tipi di produzione: dai ritratti per le famiglie venete ai lavori per le esposizioni internazionali, italiane e americane. Come da tradizione della banca, alla mostra è stata affiancata la prima monografia sull’artista. Egregiamente curato da Stefano Franzo dell’Università degli Studi di Padova, il catalogo si avvale anche di una dotta introduzione di Sergio Marinelli dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Mostra a cura di
Relazioni Istituzionali FriulAdria
e Stefano Franzo
Catalogo
Zoppelli & Lizzi Edizioni
FRIULADRIA
Crèdit Agricole
Catalogo in vendita presso la libreria Minerva di Pordenone. In mostra si possono ritirare i coupon per lo sconto.
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