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Ideazione e cura
di
Maria Paola Frattolin
Artisti in viaggio. Presenze foreste in Friuli Venezia Giulia è stato posto sotto l’Alto Patronato della Repubblica dal Presidente Giorgio Napolitano nel 2006.
E’ patrocinato da:
Parlamento Europeo
Ufficio per l’Italia
Presidenza del
Consiglio dei Ministri
Ministero per i Beni
e le Attività Culturali
Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca
Regione Friuli Venezia Giulia
Università degli Studi di Udine
Provincia di Udine
Fondazione Crup
Club Unesco di Udine
Nel 2005 il progetto ha ricevuto la medaglia d’argento dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi
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Il Friuli Venezia Giulia è una terra che tradizionalmente si definisce tra l’arco dell’alto Adriatico e delle Alpi orientali. E’ un territorio costellato da fortificazioni poste a guardia di passi per attraversare i monti e di presidi per difenderli al tempo stesso. Resta uno dei territori più fortificati d’Italia. Attraverso le sue direttrici di traffico e gli snodi viari, ben guardati da castelli e forti, è passata una moltitudine di uomini, uomini alla ricerca, alla scoperta o alla conquista. E’ questa una terra di grandi passaggi che al suo interno ha accolto un’incredibile varietà etnica e culturale, ogni volta rivissuta, meditata, fatta propria.
Oggi noi siamo consapevoli di vivere in una regione a dimensione europea. I confini scompaiono e si confondono, talvolta non senza suscitare paure e ansietà, inquietudini spesso fugate dalla comprensione, dall’armonia, dall’incontro di uomini sapienti e di buona volontà. Noi li pensiamo così questi viaggiatori del tempo passato, mercanti, artisti e letterati, curiosi, amanti del nuovo e della conoscenza, uomini che sapevano superare insieme le mille diversità in virtù di un unico grande bene che li accomunava: la conoscenza. Laddove un mondo noto si dileguava alle loro spalle e uno totalmente sconosciuto e perciò misterioso si delineava all’orizzonte, essi raccontavano i loro versi, spiegavano le loro tele, intrecciavano colori e pennelli dipingendolo magnifico. Rappresentando la realtà in una dimensione inusitata, mai immaginata prima, questa diverrà nel tempo il mondo che conosciamo.
Infinite sono le opportunità per scoprire e per comprendere questa terra antica, percorsa e battuta da una moltitudine di eserciti, ma allo stesso tempo vitale, ogni volta pronta a cogliere e a far sua la forza che sprigiona da ogni passaggio, arricchita da chi attraversando il suo territorio le ha lasciato un’ispirazione, un ritaglio di cielo. Assieme agli eserciti, qui sono arrivati ambasciatori e principi e con loro pure letterati, artisti e pensatori. Mercanti e cercatori avidi di novità, sensibili artigiani che in punta di piedi sanno apprendere dall’architettura magica della natura, artisti che lavorano con le mani, con la mente e con il cuore, anche loro sono passati di qui.
L’idea di iniziare una serie di convegni dedicati agli “Artisti in Viaggio”, un programma da svilupparsi in cinque sezioni, ciascuna dedicata a un periodo storico e artistico coerente, nasce dalla volontà di far luce sull’importanza di questi aspetti nella cultura friulana. Mira a diventare un nuovo modo e un modo in più per leggere un ambiente di cui andiamo fieri in virtù della molteplicità e della sua straordinaria ricchezza nella diversità.
Itinerario didattico inedito, questo progetto è indirizzato agli studiosi di settore ma anche a tutti coloro che vogliano mettere in luce gli apporti culturali degli artisti "foresti", ovvero venuti da fuori. I forestieri, in antico, erano coloro che giungevano da oltralpe e oltremare, ma anche dall’area veneta e dal centro e sud Italia. Con questo progetto si è voluto indagare come si sia formata e sviluppata la nostra cultura moderna attraverso prospettive diverse, con l’obiettivo di fornire un ulteriore strumento di lettura, atto a far conoscere e riconoscere i punti salienti di un cammino.
L’arte e la cultura del Friuli Venezia Giulia hanno sempre tratto nuova linfa dalle aperture intelligenti ai fenomeni della cultura mediterranea ed europea; così come la cultura europea ha tratto pregevole nutrimento dall’apporto artistico e culturale di questo territorio. Le testimonianze locali, che ancora parlano al nostro tempo, illustrano quale vitalità abbiano portato quegli stimoli che hanno agito sulla produzione locale con risultati spesso eccellenti.
L’augurio è che questa rilettura possa essere fertile di prospettive future per la ricerca sulla storia e la cultura del nostro territorio e possa aprire nuove vedute sull’Europa, un’Europa vista da una regione di confine che oggi si prepara a diventare soprattutto soglia.
Maria Paola Frattolin
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