Nel 1968, per volontà testamentaria della contessa Giuditta
de' Claricini, fu dato vita alla Fondazione de' Claricini
Dornpacher con il fine di realizzare iniziative di alto interesse
culturale. Con questo atto significativo, la contessa ratificava
la strenua passione e la cura amorevole per l'arte che avevano
portato la famiglia a collezionare prima e a donare poi questi
capolavori.
La storia di Villa de' Claricini Dornpacher è legata
alle vicende della nobile famiglia de' Claricini, la cui
presenza è documentata a Cividale del Friuli sin dal 1260,
quando Bongiacomo de' Claricini si trasferì qui dalla
natìa Bologna. Nel corso dei secoli i componenti della
famiglia assunsero incarichi pubblici di rilievo e nel 1418 l'Imperatore
Sigismondo concesse loro di aggiungere allo stemma quello della
nobile famiglia dei Dornpacher che si era estinta.
Edificato nel corso del XVII, il complesso residenziale comprende
la Villa con la Chiesetta e il giardino, e inoltre edifici di
servizio, serre, colombaie e scuderie. Rispecchia le tendenze
principali delle ville del Settecento friulano. Il giardino all'italiana,
ricco di essenze pregiate, è uno più belli e rappresentativi
di tutta l'area.
La Villa è splendidamente arredata con mobili di grande
pregio e una profusione di oggetti d'arte e opere di grandi artisti
come Amalteo, Carneo, Palma il Vecchio e Francesco Chiarottini.
Esempio tra i più significativi di residenze padronali
del Friuli orientale, è magnifica testimone delle trasformazioni
nella cultura e nel gusto tra Sei e Settecento.