Nella seconda metà del Seicento, nei pressi dell'antico
castello dei Porcia, sorse Villa Correr per conto di questa nobile
e antica famiglia veneziana giunta nel Friuli Occidentale verso
il 1640.
Il complesso della villa è disposto su tre lati con al
centro il cortile d'onore, è circondato da un interessante
muro di cinta in ciotoli e chiuso da un cancello di ferro affiancato
da massicci pilastri. La barchessa di destra presenta un pregevole
porticato dorico e racchiude la cappella, quella di sinistra è
piuttosto semplice, priva di particolari architettonici di rilievo.
Gli ambienti rustici finalizzati all'attività agricola,
le case dei fattori con la peschiera e il brollo completano l'insieme
di quello che fu un attivo sistema produttivo, economico e sociale.
Il corpo dominicale presenta le forme classiche dell'architettura
veneta con il salone centrale e lo scalone a due rampe. Suggestivi
gli interni, le cui stanze tutte affrescate presentano dipinti
di impostazione barocca raffiguranti paesaggi, giardini e rovine
di città.
La mancanza di studi approfonditi su questa antica dimora, passata
solo alla fine dell'ottocento alla famiglia Dolfin, ha contribuito
ad avvolgerla di un alone di fascino e di mistero. Il fatto che
sia stata usata non come residenza vera e propria bensì
come villa di rappresentanza, in particolare il destino che l'ha
voluta disabitata sin dalla fine del Settecento, hanno certamente
contribuito a farle conservare la struttura originaria.
E' di fatto uno degli esempi più autentici dell'Architettura
di Villa in Friuli.