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L’amore regge il mare, la terra e il cielo.
Ma se poco allenta il freno,
tutte le cose che fino a quel momento si amavano
si faranno guerra tra loro e si autodistruggeranno.
Felici coloro che all’interno di loro animo
hanno lo stesso amore che regge
il cielo, la terra e il mare.
Severino Boezio (476 – 525 d.C.),
da De Consolatione Philosophiae |
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Vedi artedossier di luglio agosto 2009. |
TIEPOLO A UDINE: Il Cielo in Terra
Il territorio del Friuli Venezia Giulia è un’aula “a cielo aperto”, il luogo privilegiato per conoscere storia ed arte, restando affascinati dalla vivacità della sua cultura.
La città di Udine, città vivace e di elegante impronta veneziana, antica sede del Patriarcato di Aquileia, ospita uno dei cicli più significativi tra le opere di Giambattista Tiepolo che qui operò, coadiuvato negli ultimi interventi anche dal figlio Giandomenico. Il Palazzo Patriarcale con il Museo d’Arte Sacra e le Gallerie del Tiepolo4, il Duomo2, l’Oratorio della Purità3 e i Civici Musei con le Gallerie d’Arte Antica1 costituiscono un unicum incomparabile per la maestosità delle opere realizzate dal maestro.
Tappa fondamentale di questo viaggio è l’antico Palazzo dei Patriarchi dove, nel 1726, l’artista riceveva dal suo committente Dionisio Delfino, Patriarca di Aquileia, anche completa autonomia di linguaggio, una libertà che questo mago del gioco prospettico e dell’illusione seppe trasformare in armonia e luce.
Pittore luminoso e chiaro, splendente e innovativo, in terra friulana Tiepolo compì il mirabolante passaggio dal Barocco al Rococò europeo, realizzando qui uno dei cicli più importanti della storia della pittura, opere di tale grandezza da consegnare per sempre a Udine l’appellativo di Città del Tiepolo.
Maria Paola Frattolin |